Domani (martedì 5 febbraio) è il «Safer Internet Day», giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi legati ad internet istituita nel 2004 dall’Unione europea. Da diversi mesi l’Amministrazione comunale è impegnata in una vera e propria «rivoluzione informatica» del Comune volta anche a garantire più sicurezza.
Punto di partenza l’approvazione, nel 2018, da parte dell’Unione Europea della nuova legge sulla privacy (UE 679/16), operativa dal 30 maggio dello stesso anno. Impone a tutte le Amministrazioni pubbliche la nomina di un «DPO», cioè un responsabile della protezione dei dati. È una figura professionale che garantisce alla struttura del Comune (e di conseguenza ai dipendenti e ai cittadini) che tutti i dati in possesso ed in uso siano al sicuro.
A Verzuolo, nel 2018, è stato nominato DPO, Giuseppe Porta che nei mesi successivi ha fatto il punto sullo «stato di salute informatico» del Comune. Viste le novità richieste in materia di privacy è emersa la necessità di nominare una figura (prima inesistente) a tutela di tutta la struttura informatica del Comune, il cosiddetto amministratore di sistema. Nel 2019 il ruolo è stato assunto dallo stesso Porta che ha quindi abbandonato per incompatibilità di incarico il ruolo di DPO, assegnato così al professionista Cesare Vidotto.
Nell’ambito della «rivoluzione», grazie alla sensibilità dell’Amministrazione, sono stati accolti e decisi una serie di importanti aggiornamenti. Primo fra tutti la sostituzione di gran parte dei computer e del server (cioè dove sono conservati tutti i dati) ormai obsoleti.
Nei giorni scorsi, inoltre, l’Amministrazione ha dato l’ok agli uffici per adottare il sistema «PAGO P.A.». Quando il sistema sarà operativo i cittadini che dovranno pagare una somma al Comune (ad esempio, per un servizio come il trasporto scolastico o la carta d’identità elettronica, un tributo o una multa) potranno effettuarlo tramite QR CODE (uno speciale codice a barre) negli istituti aderenti al servizio. Ad oggi è possibile utilizzarlo in tutti gli sportelli postali d’Italia e in molti sportelli bancari. Un sistema che supera il bonifico bancario in alcune situazioni scomodo (ad esempio se l’utente non dispone dell’home banking) e spesso a pagamento.
«Oltre all’impegno nel rendere l’uso delle tecnologie più sicuro per tutti – spiegano dall’Amministrazione comunale – resta fondamentale continuare ad educare i giovani al corretto utilizzo delle stesse tecnologie per sfavorire potenziali comportamenti pericolosi come il cyberbullismo».